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Il momento magico dello Champagne

17 aprile 2023

C'è una legittima soddisfazione quando si pensa alla crescita globale del Prosecco e come lo stesso governatore del Veneto, Luca Zaia, ha affermato durante l'ultimo Vinitaly: “Nel mondo una bollicina su tre è Prosecco, ne facciamo un miliardo di bottiglie”. Ma le quantità sono una cosa, il valore è un'altra. E quando si parla di valore, nella spumantistica, lo Champagne non ha rivali.

La bollicina metodo classico più famosa del mondo sta vivendo, dopo la pandemia, un momento di straordinaria vitalità: sono tornate le feste e la domanda è impazzita, tanto da costringere i produttori a centellinare le spedizioni perché non c'è abbastanza vino. I prezzi vanno di conseguenza: sono più che raddoppiati per alcune maison. I grandi formati, che già erano super quotati, sono saliti ulteriormente: secondo l'analisi di Winewins, il prezzo medio nel 2022 è salito di oltre il 60 percento. Si può dire, pertanto, che la situazione dello Champagne non è mai stata così favorevole e questo vale ancor di più per il mercato italiano.

Lo scorso anno, ne sono state importate 10,6 milioni di bottiglie, per un giro d’affari di 247,9 milioni di euro (franco cantina e tasse escluse). In sostanza, il prezzo medio a bottiglia supera i 23 euro, ma ovviamente in enoteca e al ristorante la media sale a oltre il doppio. E l'Italia, per lo Champagne, è la quarta destinazione mondiale a valore, con una crescita del 19% sull’anno precedente, come raccontano i dati del Comité Champagne. È quindi legittimo celebrare i traguardi raggiunti dal Prosecco, diventato un case history di successo nella stessa Francia, ma occorre essere consapevoli che il leader di categoria è sempre al di là delle Alpi e che dai produttori francesi abbiamo tanto da imparare, soprattutto in termini di posizionamento.

Del resto, la storia è dalla loro parte, e quella del Prosecco è molto recente. Il miliardo di bottiglie di cui parla Zaia può impressionare, ma è ancora più impressionante il valore globale dello Champagne, pari a 6,3 miliardi a fronte di 325,5 milioni di bottiglie in spedizione. Per dirla alla loro maniera: chapeau!

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