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La barrique e i suoi effetti sul vino

26 febbraio 2021

Cos’è una barrique? 

Facile… la barrique è una botte di piccole dimensioni, circa 225 litri, in legno di rovere adeguatamente stagionato e tostato, la cui funzione è affinare il vino. Una funzione che sembra semplice, ma essenziale e di estrema importanza per accompagnare ottimi vini nel loro percorso per diventare grandi vini.Le doghe delle barrique, ottenute a spacco dalle tavole stagionate, vengono piegate e tostate internamente con il fuoco: la temperatura raggiunta e il tempo di tostatura influenzano in modo peculiare il vino che verrà travasato all’interno della botte. 

 

Quali sono gli effetti della barrique sul vino? 

Prima di tutto cerchiamo di capire cosa distingue una barrique da una botte di maggiori dimensioni. La differenza fondamentale tra queste due tipologie sta nella “quantità” di legno che entra in contatto con il vino; è una questione puramente matematica: più il contenitore ha piccole dimensioni, maggiore è il rapporto superficie-volume e, quindi, maggiore la superficie della botte con cui il vino entra in contatto. L’effetto e l’influenza della barrique sul liquido contenuto al suo interno, a causa di questo rapporto, saranno maggiori rispetto agli effetti apportati da una botte di dimensioni più grandi. Questa caratteristica, inoltre, agevola il processo di ossigenazione del vino: la porosità del legno, proprietà peculiare del materiale, permette al vino di entrare in contatto con l’ossigeno, il quale accompagna il prezioso liquido durante la sua evoluzione, modificandone le caratteristiche organolettiche. 

Il vino in botte si arricchisce di profumi perché il legno cede sostanze aromatiche alla bevanda donandole, nel caso di una botte con tostatura leggera, sensazioni dolci, di miele e vaniglia, mentre, nel caso di tostature forti, delle sfumature più intense, sensazioni che riportano alla mente l’immagine di una torrefazione con i suoi profumi di caffè e cioccolato fondente. 

La botte dona tannini. Il dubbio che potrebbe sorgere è, perché mai dovremmo voler aggiungere dei tannini al vino? Perché i tannini ceduti dal legno sono chimicamente diversi da quelli contenuti nell’uva! I due si combinano formando lunghe catene di molecole dando luogo al processo chiamato polimerizzazione. Il risultato è un vino più morbido che si ammansisce e si rilassa. 

Il vino si tinge di nuance dorate. L’evoluzione in botte grazie alle numerose trasformazioni chimiche che si susseguono permette al vino di cambiare il suo aspetto, i colori si scaldano. I vini rossi dalle tonalità rubino assumono sfumature granate e i vini bianchi toni dorati. 

Tutte queste caratteristiche si amplificato se la botte è di primo passaggio, ovvero nuova, e se il vino permane per molto tempo in barrique. L’affinamento deve consentire al vino di interiorizzare in modo armonico tutta la ricchezza ceduta dalla botte. 

 

Le sensazioni del legno non dovrebbero mai prevaricare il vino e il vitigno, ma impreziosirlo.  

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