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Vino perpetuo: il vino senza tempo

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Vino perpetuo: il vino senza tempo

18 luglio 2018

In un angolo della Sicilia, tra il profumo del mare e le sfumature della calda terra, si ritorna alle origini del Marsala: un’antica tradizione siciliana che riporta alla luce il vino Perpetuo.

 

Il nome esplica la modalità con cui nasce questo vino. Si tratta di un vino tenuto in una singola botte idealmente in eterno. Così, appunto, si ha la perpetuazione del vino che rimane sempre all’interno della stessa botte, la quale invecchia in simbiosi con il vino che contiene. Ogni volta che un po’ di vino viene prelevato, viene integrato con del nuovo preferibilmente dello stesso tipo. Il processo è come se fosse un “rabbocco perpetuo” che mischia le annate e si carica di tutte le sostanze organolettiche cedute dalla botte.

 

Sin dai tempi dei primi colonizzatori fenici e cartaginesi, il perpetuo era il vino delle famiglie contadine di Marsala, il vino del popolo utilizzato come derrata alimentare per il pagamento del lavoro nei campi.
Questo esempio unico veniva realizzato anticamente tramite una particolarissima tecnica di invecchiamento per l’epoca, quella appunto della permanenza in botte in eterno.
Inoltre, il territorio è unico e la particolarità dei suoli e del clima, le tecniche di coltivazione, l’età dei vigneti “vigne vecchie” di oltre trent’anni, generavano uve sane a perfetta maturazione con gradazioni alcoliche elevate tra i 17-19% volume. La vinificazione con macerazione delle bucce e pressature energiche permettevano quindi di ottenere dei mosti e vini ricchi di polifenoli ed estratti.
I vini generati venivano consumati dalle famiglie degli agricoltori tradizionalisti ma venivano anche conservati, diventando negli anni un patrimonio inestimabile per le famiglie; una botte di vino perpetuo diveniva, così, la dote per un figlio che contraeva matrimonio ed al quale veniva “affidato” il compito e la responsabilità di tramandare nel tempo il perpetuo, oppure lo si utilizzava per festeggiare grandi occasioni e ricorrenze.

 

Il perpetuo, antenato del Marsala, viene oggi prodotto da piccoli produttori tra cui spicca il nome di Giacomo Ansaldi, il quale è riuscito a recuperare un piccolo patrimonio considerato la più grande collezione al mondo di vini perpetui prodotti a Marsala. Viene così condivisa una storia ed una tradizione di un vino custodito e tramandato nei secoli.

Questo vino naturale è frutto di uve Catarratto e Inzolia. Un vino dal colore giallo ambrato con riflessi oro, limpido, nonostante non sia filtrato.

Elegante e misurato al naso; in bocca è netto, pulito, secco. Il risultato è un vino fine e di classe, più unico che raro.
Da una tecnica di affinamento dalle antiche origini oggi ripresa e dalla passione e l’amore per la tradizione, rinasce un vino senza tempo.

 

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