Blog

Wine news

Menù di Pasqua: le bottiglie di vino da abbinare al pranzo delle feste

10 aprile 2020

L’arte di abbinare il vino alla pietanza in modo corretto non è solo privilegio di pochi, ma segue delle regole base. Una cosa fondamentale da tenere sempre in considerazione è che vino e cibo non si devono mai sovrastare ma completare, entrambi devono accompagnare il gusto l’un dell’altro in un gioco delle coppie vincente. Il vino non deve mai essere tanto persistente da coprire il gusto del piatto, quindi, ma lo deve esaltare e perfezionare. Nello scegliere il vino si tiene conto della sua complessità, struttura e versatilità. 

Vediamo insieme alcune regole dell’abbinamento e per ognuna di esse una nostra proposta, per realizzare il vostro menù di Pasqua che unisce l’Italia dall’antipasto al dolce!

 

LA REGOLA DEL CONTRASTO

Come detto in amore vuole, “gli opposti si attraggono”! Così anche a tavola vale la regola del contrasto quando vino e cibo bilancino l’uno gli squilibri dell’altro. Il vino deve, quindi, essere in grado di compensare gli squilibri di gusto del piatto.Un piatto particolarmente saporito e ricco, ad esempio, si sposa bene con un vino fresco che presenta un buon livello di acidità e note di sapidità, in grado di regalare una sensazione di pulizia del palato a ogni sorso, così come un piatto che tende all’agrodolce dovrebbe essere abbinato a un vino effervescente con spiccate note di acidità e sapidità.  

Il nostro consiglio per l’antipasto di Pasqua è di abbinare un ricco tagliere di insaccati locali con un vino frizzante secco, come un Lambrusco dal colore rosso intenso violaceo, un vino che presenta un buon equilibrio tra tannicità e note fruttate, oppure un abbinamento con un vino fermo rosso come il Grignolino del Monferrato Casalese dal colorerubino con riflessi ambrati,al naso delicato e al palato asciutto e persistente con note speziate. 

Temperatura di servizio consigliata: 14 - 16 °C  

 

 

LA REGOLA DELLA TRADIZIONE

Una delle regole di abbinamento più storica e naturale: abbinare un piatto della tradizione regionale con un vino dello stesso territorio, per creare quell’affinità di sapori e profumi insita nella cultura enogastronomica del nostro Paese. 

Una delle più celebri versione di lasagne del nostro territorio è quella Ligure che prevede la preparazione della pasta finemente tirata con il pesto ligure. In abbinamento a questo primo della tradizione come non pensare ad un fantastico vino bianco secco, morbido e ampio, dal sapore fruttato come il Vermentino della Riviera Ligure di Ponente oppure un vino bianco paglierino, dai toni più ambrati come il Pigato Riviera Ligure di Ponente

Temperatura di servizio consigliata: 8 - 10 °C 

 

 

LA REGOLA DELL’ARMONIA

La regola base infallibile è quella dell’armonia: abbinare piatti delicati a vini altrettanto leggeri e piatti ricchi e corposi a vini complessi

L’agnello accompagna tradizionalmente le seconde portate delle nostre tavole di Pasqua. A prescindere da come si scelga di prepararlo, il suo gusto delicato e la tenera consistenza lo rendono il perfetto compagno di un vino rosso di grande struttura, sottoposto a invecchiamento prolungato in botti di rovere, e dal profumo intenso: la scelta sicura è per un vitigno Sangiovese o Pinot Noir. Per un ricco e succulento capretto arrosto, altro alter ego dell’agnello a Pasqua, scegliamo un vino rosso rubino, rotondo, elegante e affinato in barrique come un ottimo Barolo o un Primitivo di Manduria

Temperatura di servizio consigliata: 18 °C 

  

LA REGOLA DEL DOLCE

La regola base indica il dessert in accompagnamento a un vino dolce, ma teniamo sempre conto del grado di dolcezza di entrambi, per evitare che le note dolci del dessert possano prevalere annullando il profumo del nostro vino e viceversa. Qui vige la teoria della concordanza: non smorzare l’armonia dolce del nostro dessert con un vino secco, ma al contrario esaltala con un vino delicatamente dolce.

Siamo arrivati, dulcis in fundo, all’ultimo bicchiere del nostro menù di Pasqua e in tavola fa il suo ingresso la Regina della nostre feste: la colomba. Caratterizzata da un impasto morbido e avvolgente con l’aromaticità dei suoi ingredienti, la colomba si sposa ad un vino aromatico dal sapore fruttato, di media dolcezza e buona freschezza. Noi consigliamo un vino Moscato o un Passito dalle caratteristiche note intense, rotonde e fruttate che accompagna con la giusta dolcezza e delicatezza il nostro fine pasto in un equilibrio di sapori. Per un abbinamento effervescente diciamo sì al Franciacorta Rosé. E nel caso in cui l’ultimo boccone venga dato alla prediletta partenopea, la Pastiera? Il consiglio è il medesimo: intavolate vini dolci freschi come quelli prima citati, dalle spiccate note aromatiche e di buona struttura!  

Temperatura di servizio consigliata: 12-14 °C vini dolci | 6-8 °C Franciacorta

 

Seguendo queste semplici regole, i consigli che abbiamo date e, soprattutto il vostro gusto, l’abbinamento vino cibo sarà un successo! 

Lascia un commento