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… e con il global warming, anche la Scandinavia finì per produrre vino

07 febbraio 2023

Fino a vent'anni fa, la linea di demarcazione tra chi produceva vino e chi non ci riusciva (per ragioni climatiche) era considerata la Champagne. 

Sopra quel territorio era davvero difficile che le uve riuscissero ad arrivare a maturazione o perlomeno non c'era, nel corso del tempo, una continuità tale da garantire l'investimento. Poi è arrivato il 2003, con la sua estate torrida, e da allora tutto è gradualmente cambiato. 

Con il global warming, per le bollicine metodo classico, il confine si è spostato fino in Inghilterra dove, il tutto il south east (soprattutto tra Kent e Sussex), sono presenti cantine e vigneti: i produttori sono più di cento e la sola Chapel Down, nel 2021, ha aumentato le vendite di quasi il 40%. Ma la vera sorpresa arriva dalla Scandinavia, un luogo dove sarebbe stato inimmaginabile pensare a una produzione vinicola continuativa. E invece, come ha recentemente riportato il quotidiano Italia Oggi, negli ultimi cinque anni le vendite interne di vino svedese sono quasi raddoppiate, pur trattandosi di una produzione ancora ridotta. 

E Nordic Vineyards, un marketplace che vende vini scandinavi, ha spiegato che la maggior parte dei suoi prodotti viene acquistata da clienti locali, ma intanto arrivano sempre più richieste dal resto dell'Europa e dall'Asia, in particolare dal Giappone. Danimarca e Svezia interpretano i ruoli da protagonisti all'interno della penisola scandinava per quel che riguarda i vini. Sempre Nordic Vineyards presenta i distretti vinicoli svedesi d'eccellenza: da Skåne, in realtà più nota per il sidro, alle isole baltiche di Öland and Gotland, fino alle più nordiche Blekinge, Östergötland e alla costa di Småland. E se in Danimarca sarebbero già un centinaio le aziende produttrici di vino e una trentina in Svezia, un termometro della (surriscaldata) situazione lo si può individuare in Norvegia, il più nordico dei Paesi europei, dove si sta sviluppando (soprattutto lungo i fiordi) una viticoltura basata su due vitigni: Solaris per i bianchi e Rondo per i rossi.

Tra le aziende più attive compare Slinde Vingard, che si trova nel Sognefjord (il più grande e profondo della Norvegia) alla stessa latitudine della Groenlandia meridionale: qui d'inverno fa molto freddo, ma d'estate talvolta si superano i 30 gradi. E non mancano gli italiani che hanno scelto la Norvegia per produrre i loro vini. È il caso di Danilo Costamagna, piemontese, fondatore di Norsk Vin.

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