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I vini muffati

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I vini muffati

26 giugno 2020

Non tutte le tipologie di muffe vengon per nuocere! E’ proprio questo il caso dei cosiddetti vini muffati, tipologie di vino passito, da dolce o fine pasto, prodotti in seguito ad un evento estremamente raro.

Di cosa stiamo parlando? Il loro nome deriva da una tipologia di muffa molto speciale e amata dai viticoltori, la Botrytus Cinerea o muffa grigia, comunemente conosciuta con l’appellativo di muffa nobile. Solo in alcune zone vitivinicole e con particolari condizioni climatiche, in cui si alternano giornate soleggiate a notti umide e nebbiose con scarsa ventilazione, la muffa“attacca” gli acini dell’uva durante la maturazione facendoli avvizzire e modificando il metabolismo della vite stessa. E’ risaputo che le zone più favorevoli alla proliferazione dellla Botrytis Cinerea siano quelle in prossimità delle correnti di acqua. La caratteristica della muffa è quella di intervenire proprio sugli acini modificandone il profilo aromatico gustativo e olfattivo.

La vendemmia è il momento decisivo perché gli acini colpiti vengano raccolti separatamente in modo manuale, avviati verso una fermentazione molto lunga e poi conservati in botti di rovere per almeno 2-3 anni prima di essere imbottigliati.  

 

ORIGINE DEI VINI MUFFATI

L’origine dei vini muffati è lontana dal nostro territorio, più precisamente localizzata in Ungheria con la produzione del Tokaji, ma le varietà più note che hanno reso famosi questi vini siano i Sauternes, prodotti in Francia da uve Semillon, Sauvignon e Muscadelle. Seppur la nascita di questi vini muffati sia ben lontana dal nostro territorio, sono comunque diffusi anche nelle regioni dell’Italia centrale e in particolare in Umbria dove nel disciplinare DOC di Orvieto è presente la tipologia Orvieto Doc “Muffa Nobile”.

 

CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE DEI VINI MUFFATI

La muffa dona a questi vini passiti note distintive a livello di aromi e profumi, per questo risultano strutturati e molto aromatici. Esprimono un complesso bouquet floreale, di frutti canditi e tropicali oltre che di frutta secca, miele e spezie. In bocca rimangono morbidi e dolci con un tocco di freschezza alla fine che bilancia la gradazione alcolica notevole.

Abbinamento vino muffato – cibo consigliato? Oltre che perfetti con la classica pasticceria e la frutta secca da fine pasto, sorprendono se abbinati a formaggi stagionati, erborinati e con note speziate e piccanti.   

 

Ora che il segreto legato al nome dei tanto ricercati vini muffati ( spesso detti anche “botritizzati”, proprio a sottolineare il legame con la muffa nobile ) è svelato, non resta che degustarli per giudicarne personalmente le sorprendesti caratteristiche!

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