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Vini Vulcanici

Wine news

Alla scoperta dei Vini Vulcanici: Tratti e curiosità di uno dei trend più apprezzati nella scena del vino attuale.

30 maggio 2022

Dal gusto fresco, equilibrato e provenienti da tutto il mondo, i vini vulcanici hanno iniziato a scalare le classifiche dei vini più ricercati dal 2019. Ma quali sono le caratteristiche che li rendono così affascinanti? Scopriamole insieme.  

Partendo dalla loro storia, che ha radici profonde, bisogna innanzitutto ricordare che i vini vulcanici si producono da migliaia di anni, anche se spesso inconsapevolmente, e in svariate parti del mondo. 

Nonostante siano molti i paesi che hanno sviluppato e migliorato le loro tecniche di produzione, ad esempio il Giappone, nessuno di questi può vantare le capacità e la storicità della produzione italiana. Patria di alcune delle migliori colture autoctone e certificate, il Bel Paese può vantare di avere all’interno dei propri confini alcune delle aree vulcaniche più particolari del mondo, come quelle di Pompei e Vesuvio in Campania e dell’Etna in Sicilia. 

Queste zone, caratterizzate dai territori sabbiosi e permeabili, che regalano una complessità e sapidità difficilmente imitabili, riescono a far risaltare l’acidità dei propri prodotti. Altro fattore distintivo è dato dal posizionamento dei vigneti: grazie alla maggiore altitudine, e dunque alla maggiore vicinanza ai crateri dei vulcani, il vino ottiene un gusto minerale marcato, fresco, e dal retrogusto cinereo

Menzione speciale va all’Azienda Agricola Vitivinicola Cantina del Vesuvio (NA), che dal 1930 grazie alla famiglia Russo ha iniziato a produrre uno dei vini vulcanici migliori d’Italia: a il Lacryma Christi; vinificato da uve di Caprettone, per il bianco, e di Piedirosso, per il rosato ed il rosso. Risalgono al V secolo A.C., le prime testimonianze della coltivazione di vite sul Vesuvio: gli antichi Romani già conoscevano e degustavano un vino molto simile alla Lacryma Christi. 

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