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Vini biologici, vegani e naturali: a favore della sostenibilità ambientale

25 agosto 2020

Negli ultimi anni l’attenzione alla sostenibilità ambientale ha coinvolto l’intero pianeta, tanto da modificare le scelte dei produttori e le richieste dei consumatori consapevoli in tutti i settori. Anche il mondo del vino ha sempre posto maggior accento sul tema promuovendo un’agricoltura sostenibile che, attraverso il rispetto dell’ambiente, sia in grado di restituire vini “naturali”, “biologici” e “vegani”. Il confine tra le tipologie di vino appena elencate è labile e non sempre marcato da normative. In generale si esclude l’alterazione della qualità e tipicità di un vino biologico o vegano rispetto ad un vino prodotto secondo un procedimento industriale tradizionale, la loro differenza è insita nel processo di produzione. Alla base della filosofia produttiva di un vino rispettoso dell’ambiente vige l’assenza di utilizzo della chimica in vigna così come in cantina, per la massima espressione del territorio di provenienza. 

 

VINI BIOLOGICI

Dal 2012, la produzione di vino biologico è normata dal disciplinare di produzione con Regolamento CE 203, che lo identifica come “vino biologico”, non più “vino proveniente da uve biologiche”, e lo rende visibilmente riconoscibile con il marchio comunitario della foglia a stelle stilizzata su sfondo verde.Per produrre vino biologico bisogna, quindi, sottostare al Regolamento Europeo che assicura il rispetto della filosofia produttiva biologica dell’intero processo di vinificazione, dalla vigna alla cantina. Nella produzione di vino biologico in vigna non viene utilizzato alcuni tipo di componente chimico ed è vietato il ricorso agli OGM ( organismi geneticamente modificati ), a favore dell’impiego di concimi organici e prodotti naturali che salvaguardino l’equilibrio e la salute del vitigno. Durante la vinificazione vengono indicati i quantitativi di solfiti che possono essere impiegati ( non superiore a 100 mg/l per i vini rossi e 150 mg/l per i vini bianchi e rosé ) ed è impedito l’utilizzo di ogni tipo di altra sostanza chimica e coadiuvante. Acquistare del vino biologico oggi significa, quindi, consumare un prodotto certificato che segue una filiera produttiva rispettosa dell’ambiente. 

 

VINI VEGANI

Il vino vegano è un vino il cui processo produttivo esclude e vieta l’aggiunta di ogni tipo di sostanza o derivato di origine animale ( come sono ad esempio la caseina, l’albumina d’uovo, l’ovoalbumina, i caseinati o la lisozima da uovo ) . Il divieto deve essere rispettato in ogni fase di produzione, compresa quella del confezionamento che non prevede, quindi, l’utilizzo di colle sintetiche per l’etichettatura. Ancora oggi non esiste una certificazione comunitaria che garantisca e identifichi il vino vegano; l’azienda vitivinicola è solita richiedere il rilascio della certificazione agli enti certificati apposti così che il consumatore possa riconoscere il prodotto come vegano al 100%

 

VINI NATURALI

I vini naturali non sono regolamentati da un disciplinare di produzione e seguono la politica del minore intervento possibile dell’uomo durante l’intero processo produttivo. Un vino naturale viene prodotto senza utilizzo di sostante chimiche di sintesi, in assenza di meccanizzazione e rispettando la crescita naturale della pianta, i cui grappoli vengono manualmente raccolti a maturazione completa. Nella fase della lavorazione in cantina viene escluso ogni intervento di trattamento con additivi o altre sostanze non naturali e anche l’utilizzo della solforosa è concesso in quantità minima ( solitamente è tollerato massimo 30-40 mg/litro). Il concetto che sta alla base della filosofia di produzione naturale del vini è quella del massimo rispetto della biodiversità in vigna che permette di limitare al massimo l’utilizzo di trattamenti chimici e accompagnare l’evoluzione spontanea dell’uva anche in cantina. 

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