Blog

2021, AFFINAMENTO NELLO SPAZIO

19 maggio 2021

Qual è il posto più inusuale  in cui è stato affinato il vino?Negli anni sono stati sperimentati numerosi ambienti: mare, laghi, ghiacciai, ma, come sappiamo, il mondo enoico si contraddistingue per la grande attenzione alla tecnologia, uno sguardo visionario e una buona dose di follia; ecco allora l’ultima frontiera raggiunta per l’affinamento del vino: lo spazio.

 

L’eccentrico ed originale  progetto è stato ideato e realizzato dalla start up Space Cargo Unlimited, e ha comportato l’invio nello spazio, per circa 14 mesi, di 12 bottiglie di Bordeaux Château Petrus 2000 e porzioni di vite di Merlot e Cabernet.

 

L’esperimento è stato il primo dei sei lanci programmati nei prossimi tre anni, e fa parte di una ricerca condotta da biologi, scienziati e ricercatori, nata con l’obiettivo di valutare gli effetti dell’ambiente extra-terrestre sull’invecchiamento del vino e di rendere le piante più resistenti ai cambi climatici e alle malattie, esponendole ad ambienti atipici  e sottoponendole a situazioni di stress.

 

Le bottiglie hanno dovuto sottostare alle rigide leggi dell’aeronautica. All’interno delle stazioni spaziali, infatti, non possono esserci oggetti di  vetro o alcol e, per ovviare al problema, sono state trasportate all’interno di cilindri d’acciaio, che hanno permesso loro di affrontare la missione in sicurezza.

 

Ad attendere impaziente il rientro delle bottiglie, un panel di esperti degustatori pronti a valutare le differenze e i cambiamenti apportati dall’operazione spaziale: una degustazione alla cieca ha messo a confronto i vini ritornati dallo spazio con vini della stessa annata, ma invecchiati sulla Terra.

 

Una degustazione Spaziale nel vero senso del termine; dai primi risultati sembra che il vino che ha passato del tempo in orbita sia più evoluto di quello rimasto sulla Terra e le viti sembrerebbero aver acquistato maggior energia; ancora mancano però tutte le verifiche di laboratorio; chissà che lo spazio non diventi  la nuova “cantina del futuro”.

Lascia un commento