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Vini di mare, vini d’amare

14 luglio 2021

Il ruolo del mare nella storia del vino è sempre stato fondamentale, ne ha permesso lo sviluppo, ne ha facilitato il trasporto e riesce a donare alla bevanda delle connotazioni particolari. La caratteristica conformazione del nostro Stivale fa si che sia costituito da circa 7500 km di costa e una DOP su tre si trova vicino al mare; questi vini definiti genericamente “Vini Marittimi” sono beverini e freschi, non solo nati “dal mare”, ma anche adatti alla stagione estiva.

 

Si tratta di vini ottenuti da viti che si affacciano sul mare, solitamente prodotti da vitigni autoctoni, che, grazie al forte legame con il territorio in cui trovano dimora, riescono ad esprimere la vera essenza della loro ubicazione.

 

Su tutta la costa italiana troviamo numerosi esempi di questi vini, dal Friuli Venezia Giulia alla Puglia, dalla Liguria alla punta della Calabria fino ad arrivare alle isole, dalle più grandi, Sicilia e Sardegna, fino alle più piccole come l’isola d’Elba.

 

Ogni zona ha i suoi vitigni e solo questi riescono a raccontare al meglio il loro terroir. 

Ansonica e Trebbiano Toscano trovano casa sull’Isola d’Elba, il primo delicato e rotondo il secondo floreale e fresco.

Nella zona di Bolgheri dove i raggi del sole colpiscono in modo unico i vigneti e soffia la brezza marina, le viti maturano con facilità e a deliziarci ci sono vitigni internazionali, Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon uniti al tradizionale Sangiovese, che hanno reso nota questa zona della Toscana.

Sulle colline delle Cinque Terre, Albarola, Bosco e Trebbiano si arrampicano con agilità lungo i ripidi pendii, sfuggendo all’erosione delle onde del mare.

Falanghina e Piedirosso nei Campi Flegrei crescono su acque termali e salate, circondati da ceneri vulcaniche e rocce tufacee. La Malvasia delle Lipari cresce perfettamente a suo agio sull’isola di Salina, l’isola più fertile delle Eolie, dove sono state trovate le prime testimonianze di vinaccioli.

 

Anche se ancora nessuno studio ha approfondito gli effetti della vicinanza al mare sul vino è possibile trovare caratteristiche ricorrenti; in particolare la vicinanza al mare consente di mitigare gli sbalzi di temperatura e rende meno aspre le stagioni, grazie allo scambio di calore tra terra e mare.

Le coltivazioni vicino al mare si caratterizzano per tecniche colturali simili, terrazzamenti e allevamenti ad alberello che proteggono le piante dal calore della costa, e una biodiversità molto diversa rispetto a quella dell’entroterra. In queste zone le viti si nutrono letteralmente di mare, iodio, e giorno dopo giorno respirano la brezza marina assorbendone i sentori.

 

Salino, sapido e salmastro sono alcuni dei i termini utilizzati per descrivere questi vini, che raccolgono e conservano i profumi della macchia mediterranea. Ginestre e frutti gialli e succosi, arricchiti dalle note salate donate dal mare, vini ricchi, vibranti e sorprendenti.

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