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Tra terra e sole: L’Erbaluce di Caluso

16 ottobre 2020

In quella parte di Piemonte che si estende da Torino fino alla Valle d’Aosta, racchiuso dal maestoso anfiteatro morenico di Ivrea c’è il così detto Canavese, da secoli casa del vitigno Erbaluce. 

Un territorio di origine alpina sede di ghiacciai ormai disciolti, che hanno arricchito il terreno di sabbie minerali e sassi, ricco di corsi d’acqua e laghi, che creano un microclima favorevole alla crescita e allo sviluppo del vitigno. 

Un vitigno antico, che trova molte similitudini con il greco coltivato in Campania, e circondato da numerose leggende, la più conosciuta delle quali narra che sia nato dalle lacrime di Albaluce, ninfa frutto dell’amore degli dei Alba e Sole. 

L’erbaluce vinificata in purezza nelle zone di Torino, Biella e Vercelli e in particolare sulle colline intorno a Caluso dove dà origine alla DOCG Erbaluce di Caluso.  

 

Erbaluce di Caluso DOCG

L’Erbaluce di Caluso già dichiarata DOC nel 1967, ha ottenuto solo recentemente il riconoscimento della DOCG, nel 2010.La denominazione viene assegnata ai vini prodotti con 100% uva Erbaluce coltivata nei 37 comuni situati tra Ivrea e Caluso, dove, in alcuni casi, si mantiene l’antica tecnica della pergola canavese. 

 

Le tipologie di Erbaluce di Caluso 

L‘alto livello di acidità e la fragranza aromatica rendono l’erbaluce un vitigno poliedrico, tanto che il disciplinare ammette la produzione di più versioni dello stesso vino: Erbaluce di Caluso Fermo, Erbaluce di Caluso Spumante e Erbaluce di Caluso Passito.

La versione Erbaluce di Caluso Fermo è caratterizzata da un colore giallo con riflessi verdolini, profumi floreali di acacia, biancospino e frutta gialla, ed è dotato di una sorprendente acidità accompagnata da una grande morbidezza. L’erbaluce di Caluso mostra anche una buona capacità di invecchiamento, il tempo infatti conferisce a questo vino maggior complessità e struttura.

Alla versione “base” si aggiunge la versione Erbaluce di Caluso Spumante, ottenuto solo attraverso metodo classico che prevede un periodo di permanenza sui lieviti di almeno 15 mesi.  Si dimostra un vino fresco ed elegante che trova un buon abbinamento con antipasti e piatti di pesce.

L’Erbaluce di Caluso Passito si ottiene da grappoli di uvaErbaluce che vengono sottoposti a un periodo di appassimento in locali arieggiati, le cosiddette “passitaie”, dove rimangono, distesi su graticci o appesi per il peduncolo, per circa 5 mesi. La versione passito ha un colore che va dal giallo oro all’ambrato, profumi eleganti e vagamente eterei. Il gusto dolce, conferito dal periodo di appassimento, richiama il miele e rende questo vino perfetto in abbinamento a formaggi dal gusto intenso e pasticceria secca.  

 

 

Per maggiori informazioni: https://www.erbalucecarema.it/ 

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