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Visore realtà virtuale

Wine news

Il mondo del vino entra nel metaverso

31 gennaio 2023

Il metaverso conquisterà il mondo del vino? Di due cose siamo certi: la prima è che se ne parla tanto, la seconda è che già esiste un potenziale bacino di utenza. Si stima che questo spazio virtuale sia già abitato da 350 milioni di persone le quali, indossando l'apposito visore, certamente non consumano vino, ma vi si avvicinano attraverso esperienze virtuali dalle quali possono derivare forme di business fortemente concrete. 

 

Qualche esempio? Enoturismo, tracciabilità, investimenti in etichette di pregio, intrattenimento e creazioni di community tra gli appassionati del comparto. Così, soprattutto nel corso dell'ultimo anno, si è assistito a un proliferare di start up operanti nel comparto wine e che, grazie anche al “precedente” del boom delle piattaforme e-commerce, sono riuscite a coinvolgere i brand vinicoli con relativa facilità. Il caso forse più interessante è quello di Italian Wine Crypto Bank, una società fondata nel 2020 da Rosario Scarpato, professionista di esperienza internazionale con una lunga carriera nella promozione legata all'enogastronomia. Si tratta della prima banca del vino al mondo costruita su blockchain e criptovalute, progetto la cui mission consiste nella promozione dei vini pregiati italiani nel mondo. E Iwcb ha già raccolto l’adesione di tante aziende di primo piano: tra queste compaiono Argiano, Castello di Fonterutoli, Planeta, Tasca d’Almerita, Tua Rita, Banfi, Fontanafredda, Barone Ricasoli e Tenuta Setteponti. 

 

Come mai il progetto si è rivelato tanto convincente? “Innanzitutto – ha raccontato Scarpato – il mondo del vino è fortemente legato ai luxury goods, alla esclusività e come i grandi marchi di moda, anche le maison di vino guardano con interesse agli Nft come strumenti promozionali e di fidelizzazione dei loro migliori clienti o per dare accesso ai rispettivi wine club”. E poi c'è l'aspetto della tutela degli investitori. “La tecnologia degli Nft sarà fondamentale per la tracciabilità e l’autenticazione delle bottiglie dei collezionisti, in espansione anche tra i non esperti del mondo del vino”. Un'altro caso interessante è quello di CellarVerse. Si tratta della prima startup ad aver proposto la vendita di bottiglie “d'arte” a edizione limitata che continuano a essere fisicamente conservate nella cantina di provenienza, diventando a tutti gli effetti di proprietà del compratore che ne possiede anche una versione virtuale, sempre disponibile alla visione nel metaverso. “Le ultime collaborazioni che stiamo stringendo proporranno proprio delle piccole collezioni con etichette personalizzate da artisti o bottiglie dipinte che saranno vendute esclusivamente sul nostro sito”, ha raccontato Rosangela Mastronardi, Ceo di CellarVerse. Tra le collaborazioni spiccano quella con l'esponente della street art Mr. Savethewall e con la galleria milanese Deodato Arte. Il terzo esempio arriva da Vanilla Innovations, che ha lanciato Enonautilus Wine Theatre, primo spazio nel metaverso dedicato alle esperienze del mondo del vino con tanto di teatro polifunzionale e polimorfo (il Wine Theatre) che si concentra sui contenuti e sull’interazione tra le persone. Il suo obiettivo? Diventare un luogo virtuale di riferimento per il dialogo tra appassionati ed enoturisti, tra distributori e ristoratori lontani, tra fornitori e clienti, tra viticoltori e degustatori. 

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