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Manincor: la cantina sostenibile modellata sui vigneti

16 aprile 2020

Stiamo percorrendo la Strada del Vino, Suedtiroler Wein Strasse, in Trentino Alto Adige circondati da montagne, il Lago di Caldaro, una distesa di vigne e tra queste scorgiamo una scritta: Manincor. Manincor, un nome dall’etimologia storica: deriva dal latino “manus” ovvero “mano” e dal greco “cor” che significa “cuore”. Ma facciamo un passo indietro, perché abbiamo di fronte una tenuta con una storia di oltre 400 anni. 

 

STORIA DELLA TENUTA

Era, infatti, il lontano 1608 quando Hieronymus Manincor, ottenuto l’appezzamento di terra, diede avvio all’attività vitivinicola nella bassoaltotesina. Da allora la proprietà si successe di mano in mano fino al 1978 quando fu venduta alla famiglia dei Conti Enzenberg che la possiedono ancora oggi. Nei primi anni novanta Micheal Goëss-Enzenberg scelse di ampliare l’attività vitivinicola dalla sola vendita delle uve alla produzione stessa delle etichette che portano la firma Manincor.  

 

ARCHITETTURA DELLA CANTINA: "EDIFICARE NELLA CONTINUITA’" 

Il Conte Michael Goëss-Enzenberg decise inoltre di affidare il progetto della nuova cantina a due firme di architetti che hanno contribuito a renderla celebre: Walter Angonese di Caldaro e Rainer Köberl di Innsbruck. La cantina fu costruita nelle adiacenze della tenuta storica, ma come parte integrate del panorama circostante e, per questo, interamente nascosta sotto il vigneto a riprendere la disposizione stessa delle vigne. L’obiettivo era quello di re-interpretare il paesaggio “edificando nella continuità” dell’ambiente circostante, così come lo hanno definito gli architetti stessi. L’intera struttura monolitica, con le sue pareti oblique in cemento armato color calce, scende in profondità per dare spazio a 3000 mq disposti su tre piani sotterranei che ospitano all’intero tutte le fasi del ciclo produttivo della cantina, dalle barriques ai locali per lo stoccaggio. 

 

I SISTEMI CHE RISPETTANO L’AMBIENTE 

L’attenzione ai cicli naturali nelle fasi di svinatura e imbottigliamento e l’utilizzo della forza di gravità garantiscono il massimo rispetto dell’ambiente con la messa in atto di pratiche di viticoltura naturali che non fanno uso di petrolio o gas naturali. A Manincor ogni vitigno è vinificato separatamente e le fermentazioni avvengono spontaneamente grazie all’utilizzo di lieviti naturali. Anche il legno utilizzato durante la fase di affinamento deriva dalle querce della tenuta Manincor che si sviluppa su sette poderi per oltre 50 ettari di terreni vitati. Grazie a un sistema di aerazione intelligente, che sfrutta particolari aperture e controlla lo scambio dell’area, la climatizzazione negli ambienti si mantiene ideale in modo naturale e i livelli di umidità risultano adeguati in corrispondenza dei vari locali della cantina. La predisposizione di pompe per lo scambio di calore soddisfano la temperatura degli ambienti sotterranei con il calore geotermico, permettendo di ottenere un livello di temperatura ideale nei diversi ambienti della cantina durante tutte le stagioni dell’anno.  

 

I VINI MANINCOR: 3 LINEE, 16 ETICHETTE

Tutte le operazioni in vigna si attuano nell’ottica di realizzare dei vini quanto più naturali possibili e per questo seguono i principi dell’agricoltura biologica e biodinamica. Oggi tutti i prodotti della tenuta Manincor hanno ottenuto la certificazione biodinamica. La grande estensione della tenuta ha permesso di produrre tre linee di vini e 16 etichette espressione delle diverse denominazioni d’origine e portatrici di tradizione, coraggio, eleganza, raffinatezza, unicità e ricercatezza, note distintive di Manincor

Manincor, la cantina sensibile alla sostenibilità ambientale e perfettamente integrata nel territorio.   

 

Per maggiori informazioni sulla cantina e le linee di vino: http://www.manincor.com/it/benvenuti-alla-tenuta-manincor.html

 

Ph Credits: @ Manincor    

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